Il 22 agosto è stato il giorno nel quale l’umanità ha esaurito tutte le risorse naturali che il pianeta Terra è in grado di rinnovare nel corso di 365 giorni, ovvero il giorno in cui la domanda di risorse naturali supera la capacità del pianeta di rigenerarle. Stiamo parlando della frutta, verdura, carne, pesce, acqua potabile, legna, fibre, cotone, grano e tantissimi altri elementi. Tutto quello che consumeremo da qui alla fine dell’anno sarà più di quello che la Terra riesce a generare naturalmente ed emetteremo CO2 (biossido di carbonio) in un quantitativo maggiore di quanto le foreste e gli oceani ne possano assorbire. Difatti, l’umanità utilizza, attualmente, il 60% in più di quanto sia possibile rinnovare: è come se annualmente si consumassero le risorse di 1.6 pianeti Terra.
È l’Earth Overshoot Day (in passato, anche Ecological Debt Day – EDD) il giorno del sovrasfruttamento terrestre, che, a partire dagli anni Settanta, viene calcolata dal Global Footprint Network (GFN), un’organizzazione internazionale che si occupa di contabilità ambientale mediante il calcolo dell’impronta ecologica, ovvero dello sfruttamento delle risorse naturali a disposizione dell’uomo.
Quest’anno l’Earth Overshoot Day arriva in ritardo di due settimane rispetto al 2019, a causa della pandemia globale provocata dal COVID-19 che ha moderato i consumi e ridotto l’inquinamento ambientale.
La diffusione del coronavirus a livello mondiale ha comportato, nella stragrande maggioranza delle nazioni colpite, periodi più o meno lunghi di quarantena, che si sono manifestati con la chiusura delle fabbriche, degli uffici, negozi ed imprese, azzerando gli spostamenti, individuali e di massa, per lavoro, piacere e turismo ed intaccando notevolmente anche l’economia. A causa di tutti questi fattori, l’impronta ecologica dell’umanità è stata ridotta del 9.3% rispetto allo scorso anno.
Il principale fattore che ha inciso è stato il calo delle emissioni di carbonio (-14.5%) e la riduzione della richiesta di legname (-8.4%), che, a seguito della flessione dei consumi energetici, ha comportato una riduzione della domanda.
Purtroppo, come negli anni precedenti, l’appuntamento con l’Earth Overshoot Day è destinato a ricorrere sempre prima; quest’anno si è trattato di un evento eccezionale causato dalla pandemia, che, però, non è frutto di un percorso di sostenibilità intrapreso su scala globale.