Tratto da Casa Naturale.

Le basi della stampa 3D

La stampa 3D (tre dimensioni) è strettamente legata alla prototipazione rapida, in cui un oggetto viene costruito attraverso un processo automatizzato, tramite, appunto, una stampante 3D. Il punto di partenza della stampa 3D sono la progettazione, solitamente realizzata con programmi CAD (Computer-Aided Design), e la programmazione informatica dell’oggetto, per dare alla stampante le informazioni di stampa.

I materiali per la stampa 3D

Il materiale utilizzato da sempre per la stampa 3D è la plastica, non propriamente un materiale ecologico, anche se il vantaggio della stampa 3D è quello di poter, una volta entrato in disuso l’oggetto, riutilizzarne il materiale per realizzarne uno nuovo. Ma ora è possibile anche utilizzare materiali ecologici per la stampa 3D.

Infatti, alcune stampanti, oltre all’utilizzo della classica stampa, prevedono la possibilità di utilizzare il PLA (Poli-Acido Lattico) per creare gli oggetti. Si tratta di una bioplastica ottenuta dalla lavorazione dell’amido, riutilizzabile e biodegradabile dopo un processo di idrolisi a temperatura maggiore di 60 °C e umidità maggiore del 20%.

Un progetto interessante è quello di Emerging Object, che punta alla progettazione e  alla realizzazione non solo di piccoli oggetti di uso comune, ma anche per l’architettura, l’interior design, l’arredamento e il product design, con un materiale innovativo composto da legno recuperato, sale e argilla. Questo progetto nasce nel centro di ricerca dell’Università di Berkeley e il suo scopo è quello di arrivare a poter costruire le componenti di un edificio, dalla struttura all’arredo, tramite la stampa 3D, per essere in grado di costruire in modo sostenibile, poco costoso in quanto a materie prime (circa il 90% in meno rispetto ai costi per la costruzione tradizionale), più resistente, completamente riciclabile e personalizzabile nelle forme. In questo caso, il limite è il costo dei macchinari, ancora molto elevato.

Una scoperta che è in grado di rivoluzionare completamente le logiche sin ora vigenti nel campo dell’architettura e del design, nonché contribuire concretamente al benessere dell’ambiente.