Continuano i tentativi per ridurre l’inquinamento nel settore dell’edilizia, che cerca di spogliarsi di tutte quelle materie plastiche derivate dal petrolio – oggi ampiamente utilizzate per l’isolamento termico – responsabili del continuo ricorso ai combustibili fossili e, quindi, del tanto preoccupante cambiamento climatico.
Mentre l’Unione Europea, Germania in primis, sta mettendo a punto regolamenti per incrementare l’isolamento di tetti e pareti, col rischio di un ulteriore aumento della produzione di schiume petrolchimiche, da Francoforte rispondono gli scienziati “illuminati” del Fraunhofer Institute for Wood Research, che hanno messo a punto un nuovo isolante naturale e non inquinante, a base di legno.
Ai metodi tradizionali per isolare termicamente una casa, che ricorrono ai soliti noti polistirolo, perlite espansa, ecc., ossia a quelle sostanze plastiche ad elevato impatto ambientale derivate dai composti petrolchimici, la bioedilizia cerca di opporre un modello più efficiente e sostenibile, volto ad abbattere l’inquinamento grazie all’impiego di materiali naturali.
I ricercatori di Francoforte, sensibili alle tematiche ambientali, dopo un lungo studio sui materiali rinnovabili, riciclabili e sostenibili, hanno realizzato quest’innovativo spray in legno, una vera e propria schiuma isolante a base di legno, che mira a scalzare il primato nell’edilizia di tutti quei prodotti derivati dal petrolio.
È bene ricordare che non è la prima volta che i ricercatori di questo istituto ricorrono a materiali totalmente naturali e biodegradabili per questo problema, tant’è vero che in passato avevano anche ideato una fibra ricavata dalle alghe sempre per isolare le abitaizoni.
Schiuma isolante spray in legno: le novità del progetto tedesco
Il processo di produzione è molto semplice: i trucioli in legno vengono macinati e sminuzzati in particelle macroscopiche fino a quando si ottiene un impasto viscoso a cui viene aggiunto gas, per renderlo spruzzabile, mentre l’indurimento si realizza attraverso sostanze naturali presenti nello stesso legno.
Questo nuovo isolante naturale “made in Germany” può essere facilmente trasformato in pannelli rigidi o in tappetini flessibili in legno, e, tra l’altro, riesce a sopperire ai tipici inconvenienti di questi prodotti, ossia l’azione corrosiva dell’umidità e l’erosione del tempo.
Conifere e latifoglie di tutte le dimensioni, ma anche gli scarti dai prelievi boschivi o di segheria, vengono macinati e mischiati con canapa, paglia o altri materiali a base di cellulosa. La fase successiva è l’essicazione e il risultato sono pannelli con prestazioni paragonabili al polistirene. Con una varietà di materia prima come il faggio, il Fraunhofer Institute ha dichiarato di ottenere un prodotto con una conducibilità termica, indicata con λ, compresa tra 0,32 e 0,40 W/(m·K) e con una resistenza alla compressione compresa tra 0,02 e 0,82 N/mm2, tale da consentire lavorazioni di taglio e fresatura. Valori però ancora da certificare.
Attualmente, la schiuma isolante spray in legno brevettata dal Fraunhofer Institute sta affrontando una fase di test sperimentali in laboratorio: per la produzione di massa ci sarà ancora da aspettare, poiché i ricercatori tedeschi stanno studiando differenti tipi di legno, al fine di individuare la specie arborea che possa assicurare le prestazioni più elevate.
Nell’attesa, la speranza è che la bioedilizia possa trovare presto un altro prezioso prodotto per fronteggiare l’avanzata delle schiume petrolchimiche.