Tratto da e Photo Credit IRIDRA.

Il Drenaggio urbano sostenibile (SuDS, Sustainable Drainage Systems) si pone l’obiettivo di gestire le acque di pioggia ricadenti in aree urbane in modo da: (i) riequilibrare il bilancio idrologico e ridurre il carico inquinante dei corpi idrici, passando da uno stadio dopo l’urbanizzazione ad uno stadio prima dell’urbanizzazione; (ii) permettere alle città di comportarsi come le così dette città spugna (sponge cities); (iii) costruire infrastrutture verdi in grado di sfruttare tutti i benefici forniti dai servizi ecosistemici delle soluzioni naturali (nature-based solutions).

Il drenaggio delle acque meteoriche di dilavamento troppo stesso è stato sottovaluto o affrontato senza la necessaria pianificazione, con il risultato che, a fronte della crescente urbanizzazione ed impermeabilizzazione dei suoli, i picchi di piena delle fognature si raggiungono molto velocemente con conseguenze anche catastrofiche dovute all’esondazione dei corpi idrici in cui le reti scaricano, o riflussi ed allagamenti dovuti a sezioni di fognatura non sufficienti a smaltire le portate che si generano anche per eventi di pioggia non eccezionali.

Accanto ai problemi idraulici, si accompagnano problemi legati agli impatti delle fognature miste e bianche sulla qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei, dovuti al trascinamento nelle acque di dilavamento di sostanze solide e di vari tipi di sostanze inquinanti che si depositano sulle superfici drenate nei periodi di tempo secco.

Il drenaggio urbano sostenibile e i servizi ecosistemici

I servizie ecosistemici (ecosystem services) sono definiti come “i contributi, diretti o indiretti, degli ecosistemi al benessere umano”.

Le tecniche di drenaggio urbano sostenibile forniscono diversi servizi ecosistemici, oltre a quello dell’allontanamento delle acque di pioggia. A titolo esemplificativo, di seguito sono elencati 13 esempi di servizi ecosistemici forniti da soluzioni naturali – Soft Engineering – per il drenaggio urbano delle acque di pioggia rispetto agli approcci tradizionali – Hard Engineering:

  • regolazione atmosferica;
  • regolazione climatica;
  • regolazione idrica;
  • recupero delle acque;
  • controllo dell’erosione e trattenimento dei sedimenti;
  • formazione di suolo;
  • bilanciamento cicli dei nutrienti;
  • riduzione carico inquinante sfruttando i processi naturali;
  • pollinazione;
  • aumento biodiversità;
  • produzione di biomasse;
  • aumento aree ricreative;
  • educazione ambientale.

Il drenaggio urbano sostenibile e le Green-Blue Infrastructures

Le Green-Blue Infrastructures (infrastutture verdi e blu) sono definite come una rete di spazi verdi e blu, che sfruttano i servizi ecosistemici per fornire benefici sia alle persone che all’ambiente.

Un approccio SuDS si basa, quindi, sulla realizzazione di una rete di intrastrutture verdi e blu in grado di gestire in modo sostenibile le acque di pioggia sfruttando i servizi ecosistemici.

Il drenaggio urbano sostenibile e le Sponge Cities

Sponge city (città spugna) è un termine coniato in Cina e riguarda lo sviluppo di città in grado di assorbire l’acqua piovana come delle “spugne”, e, quindi, di ridurre i rischi di allagamento in ambiente urbano dovuti all’eccessiva impermeabilizzazione.

L’approccio SuDS risponde, quindi, perfettamente alla necessità di avere città spugna in grado di assorbire le acque di pioggia senza recare problemi di allagamenti urbani.

SuDS, WSUD, LID, BMPs…

L’approccio SuDS è conosciuto nella letteratura scientifica con diversi acronimi, coniati da diversi gruppi di ricercatori di diversi stati. I seguenti sono i più noti:

  • SuDS, Sustainable Drainage Systems;
  • WSUD, Water Sensitive Urban Design;
  • LID, Low Impact Development;
  • BMP, Best Management Practices.

I vantaggi di un approccio SuDS dal punto di vista dei comuni e dei gestori idrici

L’adozione di soluzioni SuDS diffuse sul territorio, dal punto di vista dei gestori del servizio idrico, comporterebbe i seguenti vantaggi:

  • riduzione dei volumi di acque di pioggia scaricati in fognatura, aumentando l’efficienza degli impianti di depurazione esistenti a servizio di fognature miste, che si troverebbero a sfiorare minori quantità di acque in testa e a lavorare con acque più cariche e meno diluita; si stima che una superficie a SuDS del 2-5% rispetto alla copertura impermeabile servita (ad esempio, tetti, parcheggi, strade), quindi spesso facilmente integrabile con interventi di retroffitting su aree verdi di arredo urbano esistenti, permetterebbe di evitare che vada in fognatura circa l’80-90% delle acque di pioggia annuali (2-5 mm di pioggia per evento);
  • possibilità di ridurre i volumi e/o di rispettare i principi di invarianza idraulica per mezzo di aree urbane multiobiettivo, per esempio, aree verdi, parchi e piazze dell’acqua, ecc.; un esempio a tal proposito è la Water Plaza di Rotterdam. Su questo tema si ricorda che il recente Regolamento Regionale 7/2017 della Regione Lombardia permette di rispettare i criteri di invarianza idraulica non solo con le classiche vasche volano, ma anche con interventi di tipo SuDS multiobiettivo.