Tratto da e Photo Credit Architettura Ecosostenibile.

L’argilla modificata è un materiale di rivestimento ecosostenibile e rivoluzionario, che può sostituire materiali di rivestimento tradizionali come legno e pietra. Sostenibilità ambientale, innovazione e vantaggi di tipo estetico dell’argilla modificata sono supportati anche dalla convenienza economica del materiale, unico nel suo genere.

I mattoni d’argilla sono per antonomasia il simbolo delle costruzioni. Utilizzati dai Romani sin dall’antichità, trovano il loro punto di forza nell’argilla che li costituisce: un materiale dalle potenzialità infinite, da sempre utilizzato per realizzare mattoni in terra cruda ed intonaci, ma anche tegole, pavimentazioni e, più recentemente, rivestimenti esterni per facciate.

L’argilla ha caratteristiche di durabilità, isolamento e resistenza meccanica, e anche leggerezza, resistenza al fuoco e inattaccabilità dai parassiti. Seppur modellati per ottenere forme diverse (mattoni, tegole, listelli, ecc.), i prodotti in argilla si caratterizzano per l’inconfondibile aspetto: un colore rosso bruciato perlopiù uniforme (con sfumature che variano a seconda del grado di cottura), che può virare nel giallo o grigio a seconda del tipo di terreno.

A partire dalla validità dell’argilla convenzionale, e consapevole della scarsa flessibilità offerta dal materiale dal punto di vista estetico, Phomi Group, marchio internazionale con sede a Guangzhou, in Cina, ha inventato Phomi MCM. MCM sta per Modified Clay Materials: nient’altro che argilla modificata utilizzando solo processi naturali.

Cos’è l’argilla modificata, o Modified Clay Material

L’argilla modificata, dal punto di vista chimico, è composta quasi esclusivamente da argilla, quarzo ridotto in granelli finissimi e polvere di pietra. Dopo una serie di processi che includono la separazione dei colori e la micronizzazione, il materiale risulta leggero e pieghevole e, grazie alla sua flessibilità, può essere modellato in blocchi, pannelli o sottilissimi fogli. I colori dell’argilla naturale sono sfruttati per fornire all’argilla modificata delle colorazioni particolari che vannomdal rosso al giallo, al grigio o al biancastro, o una combinazione degli stessi. È, quindi, l’intera pasta del materiale ad essere colorata e non solo la sua superficie.

Le caratteristiche dell’argilla modificata, o Modified Clay Material

L’argilla modificata gode delle stesse proprietà del materiale originario, e non solo. 

Quindi, resta traspirabile come l’argilla, in grado di regolare il grado di umidità degli ambienti. Phomi Flexi Clay, per esempio, trattiene dal 40 al 70% di umidità relativa. Tale caratteristica, oltre a migliorare il comfort termo igrometrico negli ambienti, li rende più salubri, perché abbatte la possibilità che si diffondano virus, batteri e funghi. In aggiunta, l’argilla assorbe anche tossine e odori interni.

L’immagine mostra il peso ed il ridotto spessore di Phomi.

Tra le altre caratteristiche di sostenibilità c’è la riciclabilità del materiale ed il suo ciclo di vita che si chiude con il materiale che, dopo l’utilizzo, diventa terra coltivabile, quella da cui proveniva. Inoltre, i processi produttivi non prevedono trattamenti termici alle elevate temperature che caratterizzano la cottura dell’argilla: il materiale viene riscaldato non oltre i 160 °C, ben più bassi dei 1200 a cui viene portata in cottura l’argilla tradizionale. Tutto ciò, unito alla leggerezza del materiale (può essere ridotto in spessori molto sottili, fino a 2,5 mm), risulta in risparmi ecologici in fase di produzione, trasporto e messa in opera, che risultano nella riduzione di emissioni di CO2 (anidride carbonica, o biossido di carbonio) fino al 10% rispetto ai materiali analoghi usati per i rivestimenti in architettura.

Gli scarti di Phomi sono tutti interamente riciclati, la produzione avviene sfruttando solo energia termica e fotovoltaica, in stabilimenti che non producono rifiuti di alcun tipo.

Per la sua sostenibilità, Phomi ha ottenuto certificati ecologici quali GreenGuard (USA), Green Label (Singapore), oltre alle certificazioni CE.

Da non sottovalutare è anche la durabilità del materiale, la sua capacità di resistere al fuoco, l’impermeabilità, le proprietà antiscivolo e la resistenza all’attacco alcalino e di acidi.

Gli utilizzi dell’argilla modificata

L’argilla modificata, o MCM, Modified Clay Material, può essere utilizzata per i rivestimenti per superfici verticali e pavimenti, sia in interno che in esterno.

Può essere utilizzata per rivestire con piastrelle ambienti interni ed edifici interi. La sua leggerezza la rende particolarmente idonea anche per palazzi molto alti. La sua resistenza ad acqua e fuoco rende l’argilla modificata un materiale idoneo al rivestimento di piscine tanto quanto camini. La versatilità del prodotto lo rende anche in grado di sostituire sia pavimenti urbani tradizionali, carrabili e non, che pavimenti di palestre e piste di atletica.

Edificio con rivestimento in argilla modificata nella forma di mattoni tradizionali in terracotta.

Phomi può essere lavorato nella forma della pietra d’ardesia.

Perfetta per esterni come per interni, l’arenaria in foto è in realtà l’argilla modificata di Phomi.

Sembra legno, ma in realtà è una facciata interamente realizzata con argilla modificata.

Leggerezza e risparmi economici

La capacità dell’argilla modificata di essere ridotta in lastre di soli 2,5 mm di spessore fa sì che il suo peso per metro quadro sia talmente ridotto da influire positivamente sui costi del trasporto.

Tale caratteristica di leggerezza non solo può essere determinante nei casi in cui il peso del rivestimento è la chiave della riuscita di un intervento (si pensi, per esempio, ad edifici molto alti o ad interventi di recupero), ma ha anche un interessante risvolto economico: l’applicazione di un materiale così leggero fa risparmiare sulla logistica (il trasporto può costare fino a 7 volte in meno di un materiale di rivestimento tradizionale) e sulla posa in opera (un materiale semplice da porre in opera, che non ha bisogno di sistemi di ancoraggio, consente di risparmiare sulla manodopera e offre un risparmio compreso tra il 40 e il 60% sull’adesivo).

Per la fascia di prezzo in cui si inserisce, Phomi MCM può essere considerato un nuovo materiale high tech. Ma, volendo considerare il costo nel suo intero ciclo di vita, esso risulta significativamente più basso dei materiali di rivestimento convenzionali.