Tratto da GreenMe.it.

Il frigorifero del futuro sarà green, magnetico e più piccolo: una nuova tecnologia basata sulla refrigerazione magnetica sostituirà i gas refrigeranti con materiali solidi dalle proprietà magnetiche.

Di refrigerazione magnetica, in realtà, si parlava già da anni, ma solo recentemente ne sono usciti dei prototipi. I nuovi frigoriferi magnetici sono stati esposti, infatti, a Torino, alla conferenza internazionale sulla refrigerazione magnetica a temperatura ambiente organizzata dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) programmata dal 12 al 14 settembre.

Oramai quasi tutti sanno che il punto debole dei classici frigoriferi è il fluido refrigerante: alcuni, come l’ammoniaca (NH3) o l’anidride solforosa (SO2), sono molto tossici, altri sono infiammabili, come il butano (C4H10). Ci sono, poi, più moderne soluzioni, come i clorofluorocarburi, o CFC, che non sono pericolosi per l’uomo, ma dannosi per lo strato di ozono (O3).

Idem si può dire per alcune varianti dei CFC, i cosiddetti HFC (idrofluorocarburi), che, però, si sono rivelati potentissimi gas serra, 10-30 mila volte più della anidride carbonica (CO2). E anche i consumi elettrici di un frigorifero non sono bassi: un modello in classe A+ consuma circa 1 kWh l’anno per ogni litro di volume raffreddato.

Come funziona la refrigerazione magnetica

I sistemi di refrigerazione magnetica si basano sulle proprietà di materiali (solidi anziché fluidi), che aumentano o diminuiscono la loro temperatura per effetto dell’applicazione e rimozione di un campo magnetico. Essi, infatti, sono chiamati “magnetocalorici”. Se questi materiali vengono esposti a un campo magnetico, si magnetizzano; se ne sono sottratti, invece, assorbono calore per tornare allo stato smagnetizzato, raffreddando l’ambiente circostante (effetto magnetocalorico: un oggetto si riscalda, se esposto a un campo magnetico, mentre si raffredda quando l’esposizione termina).

In questo modo, non si disperdono nell’ambiente dei fluidi refrigeranti, mentre i materiali utilizzati possono essere riciclati. Infine, rispetto ai frigoriferi tradizionali, “i prototipi già realizzati sono più efficienti dal punto di vista energetico, più silenziosi e possono avere dimensioni anche ridotte”, spiega Elena Olivetti dell’INRiM.

Il frigorifero del futuro allora? Non inquina e ha dei materiali riciclabili. Un altro ottimo modo per essere green anche in cucina, ma rimane solo da capire quanto costerà.