Oltre 3400 nuove abitazioni realizzate in legno nel corso del 2015, pari al 7% sul totale dei permessi di costruire. Un’abitazione su 14 è realizzata in legno, dove 696 milioni di euro è, poi, il valore delle costruzioni in legno, residenziali e non residenziali, realizzate.
Una radiografia del mercato nel 2015, effettuata per conto di Assolegno, basata sull’elaborazione dei dati forniti dalle 248 aziende coinvolte nell’indagine, ovvero i principali operatori del settore impegnati nella realizzazione di edifici a struttura portante in legno in Italia, è stata condotta in termini di:
- numero di edifici costruiti (residenziali e non residenziali);
- tecnica costruttiva più diffusa (XLAM e a telaio);
- distribuzione territoriale delle aziende e del loro fatturato;
- abitazioni costruite per Regione;
- stima del mercato nazionale;
- confronto con l’industria delle costruzioni in Italia e con la produzione di edifici prefabbricati in legno degli altri Paesi europei.
«Quelli che leggiamo nel rapporto sono numeri significativi, ma ancor più importante è che confermano la capacità delle nostre imprese di proporre al mercato soluzioni in grado di raggiungere prestazioni eccezionali in termini di risparmio energetico, sostenibilità, sicurezza antisismica e competitività economica. Che si tratti di un edificio adibito a uso privato o di una struttura pubblica, il legno riesce a garantire tempistiche e risultati che lo pongono al di sopra di tutti gli altri materiali per costruzione. E non più solo in Italia. Come dimostra la ricerca appena presentata, le case in legno “Made in Italy” sono, infatti, sempre più apprezzate anche all’estero, tant’è che l’export ha superato per la prima volta il livello dell’import». Ciò afferma Emanuele Orsini, Presidente di FederlegnoArredo.
Per quanto riguarda gli edifici in legno, il punto di partenza sarà quello della formazione: Orsini si farà promotore di un progetto di formazione che punti a sostenere la preparazione in ambito universitario e professionale di giovani professionisti (ingegneri, architetti, geometri) capaci di progettare correttamente gli aspetti statico-strutturali, oggi il vero vulnus tecnico del comparto. Se, infatti, la materia legno è percepita, sia dall’utente finale, sia dai progettisti, come uno dei materiali che meglio sintetizzano le necessità di sostenibilità, comfort e design delle nuove costruzioni, lo stesso non si può dire della disponibilità delle necessarie competenze ingegneristiche per i calcoli strutturali. Un vulnus di competenze da colmare al più presto in un mercato che chiede prevenzione sismica e sicurezza per i cittadini. Il Presidente Orsini ha anche assicurato il proprio impegno nell’accentuare le sinergie con l’industria delle costruzioni tradizionale, a partire dalle imprese edili, per massimizzare gli obiettivi di qualità, sostenibilità, comfort e salubrità dell’ambiente costruito.
Edilizia in legno in crescita rispetto all’edilizia tradizionale
I risultati emersi evidenziano un trend in decisa controtendenza rispetto a un settore dell’edilizia ancora in sofferenza, con gli investimenti in nuova edilizia residenziale nel 2015 in calo del 6,8% sull’anno precedente.
Una nuova abitazione su 14 è realizzata in legno. In Europa, il nostro Paese è al quarto posto tra i produttori di edifici in legno, con una crescita superiore alla media. Questo in un anno, il 2015, che ha rappresentato un periodo di transizione per l’edilizia in legno in un mercato immobiliare ancora in contrazione, mantenendo i livelli produttivi del 2014.
Edilizia in legno regione per Regione
A livello regionale si evidenzia il peso delle aziende del Trentino Alto Adige in termini di fatturato generato (46% del totale) e della Lombardia come numero di aziende attive stabilmente nel settore (51, pari al 21%). Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle abitazioni, la Lombardia è al primo posto con il 20% delle costruzioni realizzate, seguita da Veneto (18%) ed Emilia Romagna (15%).