La super colla ecologica può facilmente essere rimossa quando necessario
Una super colla ecologica in grado di tener testa alle alternative sintetiche oggi in commercio, ma senza danneggiare l’ambiente. Questo quanto realizzato da una ricerca internazionale, pubblicata in questi giorni su Advanced Materials. Lo studio è stato condotto da una collaborazione tra ricercatori dell’Università di Aalto, dell’Università di Tokyo, dell’Università di Sichuan e dell’Università della Columbia Britannica. Insieme hanno dimostrato come minuscole particelle di cellulosa – componente base della parete cellulare vegetale – possono dar vita ad un adesivo che integra perfettamente sostenibilità, bassi costi e alte prestazioni.
Il procedimento di sintesi richiede “semplicemente” l’aggiunta di acqua a nanoparticelle di cellulosa: la miscela risultante viene, quindi, posizionata tra le due superfici che devono essere incollate. Quando l’acqua evapora (tramite essiccazione naturale o accelerata da calore), fa sì che le particelle formino un legame trasformandosi in strati affiancati di nanocristalli.
A differenza delle celebri “attaccatutto”, la nuova super colla ecologica sviluppa tutta la sua forza in una direzione preferita, nello stesso modo degli adesivi delle figurine. Se qualcuno dovesse, quindi, provare a separare le due superfici direttamente, applicando forza lungo il piano del legame, troverebbe quasi impossibile riuscire nell’impresa: una sola goccia della colla “eco” può resistere a una forza di trazione in piano fino a 90 kg, ma può essere rimossa facilmente con il semplice tocco di un dito, se necessario. Come afferma la Dott.ssa Blaise Tardy del Dipartimento dei Bioprodotti e dei Biosistemi di Aalto, “La capacità di contrastare questa forza con poche gocce è enorme”. Ovviamente, se le due superfici vengono tirate lateralmente in direzioni opposte – in modo che la forza sia applicata perpendicolarmente al piano del legame – quel legame si romperà in maniera relativamente facile.
Le prospettive di utilizzo della nuova super colla ecologica a livello mondiale (in un settore che vale oggi 40 miliardi di euro) sono piuttosto interessanti, data la crescente produzione di nanocristalli di cellulosa. La nuova bioeconomia circolare sta, infatti, aumentando progressivamente queste soluzioni basate sulla natura, sostenendole con incentivi e risorse finanziarie.
“L’aspetto veramente eccitante di questo studio – aggiunge Tardy – è che, sebbene il nostro nuovo adesivo possa provenire direttamente dalla biomassa residua, come quella proveniente dall’industria agro-alimentare o dalla carta riciclata, supera di gran lunga le misure dei prodotti sintetici commerciali attualmente disponibili”.