Prende il nome di Rain Garden, “il giardino della pioggia”, l’innovativa soluzione edilizia contro gli allagamenti urbani. Ideata intorno agli anni Novanta, oggi è sempre più diffusa, soprattutto nei paesi di stampo anglosassone, ovvero gli Stati Uniti, l’Australia e il Regno Unito.
Semplice da costruire e da mantenere, questo sistema controlla il flusso dell’acqua piovana sul suolo cittadino. Concepito come una depressione del terreno, ha una base costituita da terra (presente in una percentuale del 20-30%), sabbia (usata in una percentuale del 50-60%) e compost (impiegato in una percentuale del 20-30%). Tale miscela è in grado di trattenere oltre il 50% delle precipitazioni e, in generale, dell’acqua che, accumulata sui tetti delle case, sulle strade e sui marciapiedi, raggiunge “l’aiuola”, nella quale vengono coltivate specie autoctone. L’uso di piante del posto è incoraggiato, in quanto favorisce la proliferazione di habitat naturali per farfalle, uccelli e insetti dalle benefiche peculiarità.
La presenza di uno o più giardini della pioggia consente all’acqua di defluire lentamente nel terreno e di raggiungere il sistema fognario, le falde acquifere e i corsi d’acqua. Si può dire che un Rain Garden replichi fedelmente quanto accade all’interno di una qualsiasi foresta in caso di temporale. In un bosco, infatti, il suolo assorbe l’acqua e la fa penetrare in esso, filtrandola. Il sistema preso in esame riproduce, per l’appunto, il medesimo meccanismo. Anche in questo caso, l’acqua, essendo filtrata, viene in parte depurata naturalmente (le stime dicono che le sostanze nocive diminuiscono di circa il 30%). Di conseguenza, raggiunge le fogne più pulita e con un flusso lento, ma continuo. Un aspetto, quest’ultimo, importante, perché non causa intasamenti all’impianto fognario.
Prima di realizzare un Rain Garden, tuttavia, è sempre opportuno effettuare un sopraluogo sul sito scelto e studiare con attenzione le caratteristiche del terreno e la frequenza di rilevanti fenomeni atmosferici. Stabilita l’idoneità del suolo, si può passare alla costruzione del giardino. Ciò permette ai privati cittadini di allestire un proprio Rain Garden.
Questi impianti non sono soltanto un ottimo sistema per tutelare la sicurezza degli abitanti e ostacolare gli allagamenti, ma sono anche un decoro urbanistico, una maniera semplice di migliorare i quartieri, di donare loro un aspetto gradevole e colorato e di sensibilizzare, nello stesso tempo, l’opinione pubblica verso le tematiche ambientali.
Il Rain Garden può essere allacciato a un sistema per il raccoglimento e la conservazione delle acque meteoriche, grazie al quale è possibile riutilizzarle, risparmiando le risorse idriche. Inoltre, è progettato per “svuotarsi” dall’acqua accumulata nel giro di 12-24 ore, allo scopo di evitarne il ristagno.
Là dove questi giardini della pioggia sono stati realizzati hanno offerto alla popolazione una migliore qualità della vita e risultati soddisfacenti. A Meaplewood, nel Minnesota, tanto per fare un esempio, ne sono stati costruiti ben 450 e la cura degli stessi è affidata ai cittadini.